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L’ apice dell’automobilismo modenese è con i piedi sotto la tavola

L’automobilismo modenese su una cosa eccelle: nelle riunioni culinarie- conviviali, con i piedi sotto la tavola e la partecipazione è quanto mai massiccia, avendo come base di partecipazione un gruppo di persone che non hanno nulla o quasi a vedere con quello che è il significato di automobilismo in questo caso agonistico.

Altrettanta solerzia e si potrebbe dire capacità organizzativa, non si può dire esista per quanto riguarda una vera attività che sappia avere dei connotati che possano essere definiti corsaioli.

Se si esclude il Rally Città di Modena, peraltro manifestazione organizzata da una equipe di persone  che nulla hanno a che fare con l’automobilismo modenese, basta guardare il calendario delle manifestazioni dedicate vetture storiche per capire come stanno le cose.

La stessa Modena 100 ore Classic, che di Modena ha solo il nome e viene organizzata da una società, reggiana se non sbagliamo, parte dall’Autodromo di Monza dove è previsto il momento clou, anche dal punto di vista agonistico in pista.

Gli organizzatori della Mille Miglia quest’anno disertano il passaggio in città in quanto, sembra, che nella passata stagione questo appuntamento in città sia stato caratterizzato da alcune problematiche da non poco che hanno indispettito organizzatori e partecipanti.

Rimane l’incognita del Gran Premio Nuvolari che ha messo la città di Modena lungo il tracciato che i concorrenti dovranno percorrere ma a domanda specifica non hanno ancora definito se vi sarà un programma particolareggiato od un semplice transito.