Mentre esteriormente ed alla sua base sembra essere un componente “unisex” ovvero perfettamente identico per tutte le monoposto, l’Halo, il nuovo apparato di sicurezza che ha il compito di aumentare la sicurezza del pilota completato il percorso iniziato a suo tempo lavorando sulle scocche, sarà personalizzato per ognuna delle monoposto.
La sua applicazione ha richiesto una drastica revisione nel progetto della scocca per far si che si suoi supporti d’attacco ne garantissero il posizionamento nella fase d’impatto. Revisione del progetto tradizionale, incremento pertanto del peso all’origine. I dati relativi alle sollecitazioni, che deve sopportare, se rapportati alla vita di tutti i giorni, sono enormi e con dei paragoni che in molti non si immaginano, masse di tonnellate di peso quasi quelle di un camion.
Come se questo non bastasse l’Halo è diventato il peggior nemico degli aerodinamici e dei motoristi. Il suo posizionamento strutturale interviene direttamente sulle due prese dinamiche d’aria che sono presenti alle spalle dell’abitacolo: la più alta e dalle maggiori dimensioni,è quella necessaria per alimentare al meglio il motore, quella più in basso che viene utilizzata per raffreddare alcune delle componenti presenti all’interno della V dei 6 cilindri.
Poi, ancora peggio sembra anche per la mancanza della pinna stabilizzatrice, la sua interferenza nei confronti dei flussi d’aria che interessano l’alettone posteriore. Sembra faccia perdere una buona dose di carico. I singoli tecnici si sono dovuti dare un bel da fare per poter lavorare di fino, sulla struttura di base di Halo che, categoricamente, la Fia ha impedito di modificare anche per il solo suo posizionamento.
Si può lavorare invece per applicare delle appendici aerodinamiche che cerchino di ristabilizzare i flussi diretti verso tutta la parte posteriore della monoposto. Per questo ogni monoposto per il suo Halo, ogni Halo per la sua monoposto. Monoposto significa: singola e differente dalla gemella di squadra, anche in funzione della posizione che occupa il pilota nell’abitacolo e come la posizione del suo casco interviene sui flussi. Basta ricordare alcune delle immagini riprese nei tratti più veloci , quando capita di vedere come i piloti inclinino la testa di lato per migliorare il flusso dell’aria diretto alla presa d’alimentazione del motore.