Categorie
Senza categoria

Modena:quanto lavoro per i nuovi modelli dell’Alfa Romeo e della Maserati tra Via Sallustio e Via delle Nazioni

Modena: Non manca certo il lavoro per lo studio e lo sviluppo dei nuovi modelli della Alfa Romeo della Maserati. Lavoro accentrato tra via Sallustio sede del centro  di progettazione, realizzato nel comparto che ha suo tempo raccoglieva la carrozzeria Orlandi, e via delle Nazioni in quella che era  nata come la sede della Maserati Corse su cui potrebbe in un futuro rinascere un pensierino pensando alla fornitura dei motori per la F.Indycar. che è alla ricerca di un nuovo motorista . I prodotti che si stanno “prototipizzando”sono necessari per completare la gamma nei due marchi ed ottimizzare l’utilizzo delle nuove piattaforme produttive da inserire in programmi industriali “accentrati” in Italia per l’utilizzo ottimale degli impianti già esistenti. Per Alfa Romeo si parla della versione famigliare della Giulia, per coprire tutta la gamma di motorizzazioni e di trazioni . Parallelamente si dovrebbe concretizzare l’opportunità di una versione ancora più sportiva, a sole due porte, senza poi escludere la versione cabriolet ed un’eventuale versione GT erede delle C8 e C4.  Sempre in casa del Biscione si sente la necessità ampliare la gamma dei Suv, qualcosa di più aggressivo nei confronti della concorrenza straniera, sfruttando la  base dalla Levante di Maserati su cui costruire un’immagine stilistica che. sia più aggressiva. In casa Maserati si deve trovare qualcosa per mantenere in vita produttiva il polo industriale di V, le Ciro Menotti che ha delle caratteristiche ambientali  che si possono definire ibride, a fronte di una ” semplice” sede dello sviluppo prototipi e quella di produzione di serie per dei prodotti di nicchia caratterizzate dalla serie di 400-500 pezzi unici. Tutto dipende anche dall’opportunità di rivedere le politiche dell’amministrazione locale in funzione di aree di prossimità dismesse e prossime all’abbandono,  già in essere da quasi un decennio, dando il via libera ad una soluzione che non è certo delle più lineari ma su cui non si possono ripetere gli errori del passato che hanno portato le produzioni più importanti nel comparto torinese,