Categorie
Senza categoria

Ancora contributi per trasformare l’alimentazione di vetture a benzina Ma poi chi controlla con quale carburante girano?

Il concetto del bi fluell è giusto solo ad una condizione: l’impianto di stoccaggio in vettura di GPL o metano, sia pure in una trasformazione after marcket, deve essere preponderante a fronte della capienza del serbatoio di carburante (benzina) che non dovrebbe superare i 10-15 litri.Ovvero diventare la riserva necessaria per raggiungere il rifornimento più vicino. Sino a quando questa non sarà la vera trasformazione  obbligatoria e soggetta alla erogazione dei contributi previste dai comuni, la doppia alimentazione è un espediente per rivitalizzare le vecchie automobili, inquinanti e consentire la loro libera circolazione, nei momenti di divieti e restrizioni. Un risultato che si ottiene facendo ricorso ad investimenti alla portata di molti, mentre l’acquisto di una vettura, meno inquinante dell’ultima generazione o dotata anche di motore elettrico di supporto, è decisamente più impegnativo e fuori dalla portata di molti, in un momento di crisi ed incertezze sul lavoro .

C’è comunque un problema di base, che è quasi analogo a quello che impedisce la divulgazione delle vetture dotate di motori solo elettrici, la scarsità dei punti di rifornimento se si comparano gli stessi al numero di distributori tradizionali di carburante. Il classico cane che si morde la coda. E’ il solito discorso tra causa ed effetto. Se nelle città vi fosse un numero, non diciamo adeguato, ma sufficiente di sorgenti per ricaricare le batterie, fermo stando che il costo d’acquisto di un auto elettrica supera di 10-15.000€ quello di una vettura tradizionale di pari categoria, gli automobilisti potrebbero essere “invogliati” ad un passaggio epocale di modalità “consapevole”, in particolare se agli stessi vengano riservati effettivi vantaggi e non irrisorie “mentine”

 

Già di per se gli incentivi previsti sono limitati a vetture euro 3 e 4 e sono ormai escluse le vetture euro 2.

Un altra cosa su cui bisogna lavorare e lo abbiamo già ribadito,  è il massiccio controllo delle forze dell’ordine per verificare, in questa e nelle successive domeniche ecologiche, quale tipo di alimentazione stanno effettivamente utilizzando le vetture in circolazione ed autorizzate in quanto omologate con l’alimentazione a gas. I gas comunque non è che non siano inquinanti, anzi, spostano solo il livello dell’inquinamento in altri settori che non sono oggetto della tipologia di analisi attualmente in essere. Basta seguire una vettura che usa un gas per alimentare il proprio motore e subito si sente la differente “aromaticità” percepita dal’ olfatto.