In astronomia vi sono i buchi neri. Nel regolamento tecnico ed in quello sportivo della F.1 vi sono i buchi grigi. Sono quei punti in cui, tra virgole e puntini sulle i, i tecnici danno interpretazioni differenti nello studio e realizzazioni di un componente od un concetto che poi è oggetto di soluzioni e decisioni che fanno discutere. A seguire può poi succedere che arrivi una lettera di chiarimento da parte del responsabile tecnico della Fia, con tempi che vengono giudicati inopportuni dalle squadre a fronte del momento quando sull’argomento oggetto della lettera i tecnici sono ormai arrivati alla fase di prototipizzazione dei singoli componenti e relativi concetti che vengono ritenuti oltre le regole e quindi banditi dall’utilizzo.
In pratica sull’argomento i tecnici, che avevano intrapreso quella strada, hanno dovuto cestinare tutto il lavoro fatto e ricominciare da zero su studio e sperimentazione. Aumenti di costi .
I maestri nell’interpretazione dei regolamenti FIA, da sempre, sono stati i progettisti di oltre Manica mentre alcune squadre, come la Ferrari, sono spesso rimaste decisamente all’interno di quanto scritto, senza la valutazione delle virgole. Una Ferrari fuori dal regolamento è uno “scandalo” internazionale che innesca un chiacchiericcio che ha un gran clamore in quanto è il costruttore principe della F.1 mentre, tranne casi rarissimi, la concorrenza vive ancora sul concetto dell’antico concetto di “garagista”, appellativo a suo tempo creato da Enzo Ferrari.
Oggi Sergio Marchionne ha deciso di rafforzare ulteriormente un’apposito staff di persone,all’interno della Ges Ferrari, che ha il compito di leggere, rileggere, anagrammare ed interpretare le parole dei regolamenti Fia. In pratica sono gli “eredi” antagonisti di quello che è sempre stato il concetto con cui ha lavorato e progettato Adrian Newey e di cui si sono visti i risultati in pista quando lui si è momentaneamente dedicato ad altre iniziative progettuali. Al suo rientro, a capo di questo settore della F1, dal punto di vista pratico la Red Bull ha messo in pista un differente livello di prestazioni, molto più vicino se non superiore, in alcune occasioni alle avversarie che in quel momento risultavano essere le migliori .