Allacciate le cinture di sicurezza, non fate come il proprietario della vettura di cui vedete riprodotta l’immagine “pescata” all’interno del parcheggio del policlinico.
Questo “remember” di un concetto, che non mi stancherò mai di ripetere, mi viene suggerito da quanto riportato dai quotidiani modenesi di oggi nel “report” su un incidente mortale occorso ieri in provincia. Il guidatore di un auto, a seguito di un impatto molto violento è stato trovato dai soccorritori riverso sull’asfalto fuori dall’abitacolo e con dei traumi irreversibili che hanno portato a formulare tale ipotesi.
Non aveva allacciato la cintura di sicurezza lato guida o non aveva verificato che la stessa fosse correttamente fissata.
Allacciare le cinture di sicurezza, oltre a trattenere il corpo di un guidatore o di un passeggero, garantisce di poter sfruttare al massimo la presenza dell’Air Bag frontale evitando così il pericolo di impattare violentemente e spesso in modo letale con la testa contro il parabrezza
Nell’allacciare la cintura di sicurezza bisogna avere un accortezza successiva: controllare con uno “strattone” che la stessa sia fissata correttamente, in modo da trattenere al meglio chi la sta utilizzando.
Altra cosa cui prestare attenzione è che la stessa sia ben tesa ed aderente al corpo, questo perché non tutte le vetture sono dotate di pretensionatore che la “tira” sin dal primo inizio dell’impatto, facendola aderire perfettamente al corpo.
Molto importante, da non sottovalutare assolutamente, è la prassi di far allacciare, come da legge, le cinture anche ai passeggeri dei sedili posteriori.
Se questo non avviene, in caso di incidente e chi siede nei sedili davanti ed ha le cinture allacciate, questo passeggero può essere “ucciso” per cedimento da compressione della gabbia toracica, per la spinta ricevuta dal corpo posteriore che si proietta contro il suo schienale e che raggiunge un peso decisamente superiore alla propria massa di almeno due o tre volte, mentre il corpo di chi siede davanti è trattenuto dalla cintura.