Camminare su un marciapiede è una situazione da sensazioni forti e pericolose. Sono spesso e volentieri sconnessi, non sono raccordati tra di loro in modo sicuro tra il confine di una casa all’altra, sono spesso e volentieri poco illuminati, per buona parte occupati dalle siepi sporgenti dai confini delle cancellate che li percorrono.
Nessuno tanto meno le autorità comunali si preoccupano di redigere e far rispettare in modo ferreo uno standard di esecuzione e di mantenimento per far si che i pedoni non preferiscano camminare sulla pubblica strada a loro pericolo e mettendo in seria difficoltà gli utenti motorizzati.
Oltre a far rispettare una manutenzione del selciato percorribile che non sia una trappola a rischio cadute, non solo per le persone di una certa età, sarebbe necessario che siepi e piante che trabordano le ringhiere di confine fossero tenute potate sino all’altezza di 2 metri anche per evitare danni in particolare al volto.
Per quanto poi riguarda l’illuminazione notturna il discorso è collegabile alla posizione dei pali di sostegno delle lampade, ora Led, che spesso e volentieri sono immerse ad illuminare solo il verde delle chiome degli alberi. un discorso questo che vale anche per la illuminazione stradale vera e propria. Un problema risolvibile con piccoli interventi, purtroppo hanno un loro costo e spesso trovano le ostilità di certi gruppi politici, di potatura di “formazione” come si chiama in gergo del giardinaggio.Potature che andrebbero anche a migliorare la qualità della pianta stessa, più propensa a rafforzare l’apparato radicale.