Dopo anni ed anni in cui la viabilità modenese è rimasta monca nel collegamento, a sud della città, tra le varie statali che scendono dalla montagna ed il casello dell’Autostrada del Sole di Modena sud, ora si potrà dare luogo all’attuazione di un progetto che comunque la lascerà zoppa ed inadeguato alle vere necessità complessive del territorio. Il via libera al pensare come potrà essere la struttura, è stata una decisione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, che ha approvato, in esame definitivo, un decreto del Presidente della Repubblica per la realizzazione del prolungamento della corsia sud della tangenziale di Modena, nel tratto compreso fra lo svincolo presente presso il Cantone di Mugnano e il casello autostradale di Modena Sud.
Su questo progetto si sono dovuti esprimere, metterci il naso spesso a sproposito, proprio tutti: cani, gatti e uccellini. Ognuno con una prerogativa d’ interessi personali, anche solo di esibizionismo di apparire ed essere, che non hanno fatto altro che peggiorare le problematiche della viabilità locale con un incremento dei tempi d’uscita della città con code interminabili, notte esclusa, e quindi problemi d’inquinamento:
Il progetto autorizzato è quello modificato dalla Società autostrade per l’Italia in modo da ridurre l’impatto su Villa San Donnino (o Villa Lonardi) e sul quale avevano espresso parere positivo tutti gli altri soggetti presenti in Conferenza dei servizi. Il progetto, infatti, prevede l’affiancamento del nuovo tratto di tangenziale all’autostrada A1, a esclusione della parte prima dell’innesto sullo svincolo per il casello autostradale di Modena sud, dove è stata proposta un’ampia curva verso sud per evitare di impattare la villa, tutelata con decreto della Soprintendenza regionale per i Beni e le Attività culturali dell’Emilia Romagna.