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Interlagos: I tecnici si sono sbizzarriti per raccogliere dati per il progetto 2018

Interlagos. Come ipotizzato, almeno in questa prima fase di lavoro sul circuito carioca, i tecnici delle varie squadre si sono dati da fare per raccogliere informazioni utili per poter accelerare lo sviluppo del progetto del prossimo anno, senza dover attendere le prime prove in pista del prossimo anno.

Ogni squadra, meglio dire su ogni monoposto di ogni squadra, ha intrapreso delle strade differenti. Alcune più plateali come ha fatto la Mercedes che sulla sua W08 ha allungato  tutta la parte della carenatura del cofano motore arrivando sin dove era possibile. Ovviamente tutto questo è quanto c’è di visibile perché di sicuro sotto le “mentite” spoglie le novità andranno a sprecarsi. Il lavoro sulla W08 è ovviamente indirizzato a perfezionare la sua efficenza aerodinamica in funzione del suo passo che dovrebbe, anche per la prossima stagione rimanere il più lungo tra le concorrenti al mondiale.

La Ferrari, invece, ha accentrato le proprie attenzioni, palesi, alla ricerca dei dati relativi alle pressioni e depressioni dell’aria lungo lo svolgersi della parte inferiore della monoposto. Molta attenzione sull’anteriore per individuare le vere indicazioni su pista dell’efficenza aerodinamica dopo che nelle gare passate vi sono state alcune discrepanze tra i dati raccolti alla galleria del vento e le modifiche suggerite in funzione di ciò. Modifiche che invece non sono state percepite dai piloti che hanno preferito rimanere su quanto già conosciuto e sincero a fronte delle loro sensazioni, specialmente nella fase d’inserimento in curva. Bisogna trovare un bilanciamento che sembrava dover derivare da un nuovo sistema d’attacco tra sospensioni e mozzo ruota, sull’intera percorrenza di curva. Soluzione che dovrebbe accelerare la  velocità nella fase d’accelerazione e che avrebbe dovuto significare un miglioramento tra i 0″2 a giro sino a 0″4 in funzione della lunghezza e tortuosità del tracciato.

Altre squadre sono invece andate a raccogliere dati relativi ai fluidi dell’aerodinamica in tante parti della carrozzeria prossime alle prese d’aria. Bisogna ricordare che tutto questo lavoro deve tenere conto dell’altezza, 700 metri, cui si trova il tracciato e pertanto con una densità dell’aria leggermente inferiore a quella che si ha sul livello del mare. Un dato decisamente inferiore a fronte di quanto in essere sul circuito di Città del Messico.