I ciclisti sono la “bestia nera” della circolazione stradale. Indisciplinati quanto basta, incuranti di utilizzare le costose piste ciclabili appositamente costruite per loro, a discapito spesso dell’ampiezza della sede stradale riservata alle automobili, non prestano una manutenzione ordinaria del loro mezzo a fronte di quanto previsto dal Codice della Strada, non utilizzano, se li hanno, i fanali.
La Polizia Municipale, a lato del più lungo discorso nel dibattito legato ai comportamenti dei pedoni, ha correlato alcune normative che hanno comportamenti comuni con quello che deve essere rispettato dai pedoni.
Le biciclette oltre ad un proprio impianto d’ illuminazione, che deve essere utilizzato a partire da 30 minuti prima dell’ora del tramonto, in condizioni di normale visibilità, e 30 minuti dopo l’alba, devono essere dotati di impianto frenante, di catarifrangenti ai pedali e due fissati ai raggi di ognuna delle ruote per l’individuazione laterale. Non solo, devono avere un avvisatore acustico, il campanello da utilizzare per avvertire della loro presenza.
I ciclisti, se non hanno l’impianto di illuminazione funzionante, devono scendere dalla bicicletta e condurre la stessa a mano, nelle ore di scarsa visibilità.
Negli incidenti rilevati dalla Municipale, 2400 nello scorso anno, per ben 245 volte sono stati coinvolti i ciclisti. Una percentuale elevata, ben oltre al 10% dei numeri, in quanto il numero dei ciclisti in circolazione è decisamente inferiore a quello rappresentato dal circolante dei mezzi a motore.
Quando si accingono ad attraversare strada utilizzando il solo pedonale non quello abbinato alla pista ciclabile, non hanno la precedenza e devono rispettare il transito delle vetture. Se invece scendono dalla bicicletta e la conducono a mano acquisiscono lo status di “pedone” e ne traggono i vantaggi, sempre nella logica di non creare pericoli per se e per gli altri.
I ciclisti devono sottostare, per quanto concerne l’uso del telefonino, alle norme che riguardano gli automobilisti e non possono utilizzare le cuffie bilaterali per la riproduzione di musica o per parlare al telefono. Sono tutti atteggiamenti che, in caso di coinvolgimento in un incidente, oltre alle sanzioni gravano su un incremento delle percentuali di responsabilità soggettiva.