Città del Messico: Sebastian Vettel con un giro di qualifica all’altezza delle sue qualità di pilota ha fatto sua la pole in occasione delle qualifiche di oggi in vista del G.P. del Messico che rappresenta il secondo match point tra lui e Lewis Hamilton. Con questo risultato Vettel ha portato a 50 il numero di pole calanderizzato sul suo palmares ed ha dimostrato che la “Gina” è in grado di rispondere alle sollecitazioni necessarie per andare a vincere e cercare di tenere ancora aperta la lotta per la rincorsa al recupero dell’handicap in punti accumulato dopo la gara di Monza, nei confronti di Hamilton.
Un risultato ottimale con un rischio da non sottovalutare visto quanto è successo nell’ultima volta lui e Verstappen si sono trovati in una situazione analoga, in prima fila, separati da soli 8 metri nella gara di Singapore che ha sancito la prima delle tre gare “peggiori” per la Ferrari. Vettel parte dal tratto di pista più gommata e l’unica certezza è che non vi sarà un Raikkonen a fare una partenza a razzo.
Verstappen è stato l’unico ad impensierire il pilota della Ferrari mentre le W08 della Mercedes, con Hamilton e Bottas, sono molto vicine tra loro ma distaccate da oltre 4/10 dalla pole della Ferrari. La qualifica del finlandese, che cercava di agguantare la prima fila, ha vissuto un momento da vero cardiopalmo durante il tentativo di giro veloce quando si è trovato quasi a contatto ravvicinato con Verstappen. Momento che ci ha riportato alla mente, per un flash, una situazione analoga a Zolder 1982 quando Villeneuve perse la vita. Quinto e sesto posto per Raikkonen e “smile” Ricciardo che hanno lamentato un pesante ritardo a fronte dei rispettivi compagni di squadra. Situazione, per la Ferrari, che può mettere dei dubbi sull’effettivo livello della Sf70h nel giro della pole e quanto invece ci ha messo il suo pilota.