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Fiat 500 1.2 è simpatica e parsimoniosa, ma quella cintura di sicurezza, decisamente scomoda da trovare

Per più di una settimana alla guida di una Fiat 500 1.2. Usata come uso la mia macchina, quando ne ho necessità, tutti i giorni, sugli stessi percorsi. E’ simpatica, facile da usare e parcheggiare, un pò rigida sulle sconnessioni di cui sono ricche le strade cittadine, parsimoniosa quanto basta nei consumi. La città è il suo regno anche grazie all’opzione relativa all’alleggerimento del volante per le manovre. Se la utilizzi in montagna bisogna far cantare il motore altrimenti al basso di regime non da il massimo di se stessa. Buona la dotazione di serie che prevede anche il regolatore di velocità e le possibilità di regolazione nella posizione di guida.

Vi sono alcuni piccoli contrasti nell’abitacolo. Un cambio comodo e preciso che ricorda, come posizione quelli delle monoposto da competizione sino agli anni 80, leva corta ad una ventina, o poco più, di centimetri dal volante. Poggiatesta all’altezza giusta che sul posteriore bisogna tenere abbassati, se non utilizzati, perché tolgono una bella percentuale di visibilità con lo specchietto interno. In compenso vi sono due generosi e ad ampio spettro, retrovisori esterni.

Non ci siamo abituati invece all’affannosa ricerca della cintura di sicurezza, lato guida. Abbiamo provato tutte le possibili soluzioni ed alla fine ci siamo abituati ad andarla a trovare frugando in basso quasi sotto la seduta del sedile. No. non ci è piaciuto. Rapido ed efficiente il riscaldamento anche in abbinamento con l’aria condizionata. Non bisogna usarlo alle alte velocità perché esuberante. Altrettanto piacevole ed utile il fascio di illuminazione dei fari anche senza dover fare ricorso a quelli di profondità. E’ piovuto, miracolo, ed abbiamo verificato i tergivetri efficienti e molto veloci per la pioggia più intensa.

Il cruscotto da tutte le informazioni necessarie, comprese quelle che consigliano il cambio marcia sia in salita sia in scalata per ottimizzare i consumi in funzione del proprio stile di guida, interpretato dal computer di bordo, che consente di conoscere anche consumi medi, quelli istantanei e quante sono le ore di lavoro del motore tra un azzeramento ed un altro.  Peccato non ne esista ancora una versione ibrida che completerebbe la dotazione anche ad ulteriore vantaggio, per il colmo della tirchieria, nei consumi.