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F1: Ultime partenze da Maranello alla volta di Austin in Texas

Maranello: Ultime partenze da Maranello alla volta di Austin in Texas, nelle prossime ore. Sono i tecnici, i piloti e gli altri responsabili della squadra che andranno a raggiungere il materiale, già arrivato in circuito, per definire la strategia con cui impegnare le giornate lavorative su questo tracciato. Un appuntamento in cui non è più ammissibile un possibile errore fermo restando che sussiste sempre l’incognita dell’affidabilità che è stata la mina “vagante” nelle ultime prestazioni nella trasferta ad oriente.

L’arrivo della nuova responsabile del settore, rapporto di qualità sui componenti forniti dalle ditte esterne, non può aver fatto nulla di più che avere dato delle disposizione per controlli più mirati su tutti i componenti senza esimersi da avere un approccio di attenzione ancora più elevato nei momenti in cui si effettuano gli interventi necessari per l’allestimento delle monoposto.

Per il resto il suo lavoro è proiettato tutto al programma di realizzazione per la monoposto del prossimo anno.

Ormai è, infatti, l’affidabilità il parametro su cui si gioca il finale del campionato fermo restando che la SF70H ha dimostrato di avere raggiunto un livello di prestazioni che è assolutamente “equivalente” nei confronti dell’avversaria diretta, la Mercedes W08 mentre non bisogna sottovalutare il recupero messo in mostra dalla Red Bull che, nel bene o nel male, può diventare l’ago di una bilancia in cui il peso dei punti di vantaggio per Hamilton, ora è preponderante per il pilota inglese.

Il mantra “ultima curva dell’ultima gara” ci ricorda quanto messo in mostra da Dovizioso domenica a Motegi alla faccia della Honda. Hamilton, ammesso che voglia fare il ragioniere, può accontentarsi invece di incollarsi come un ombra a Vettel, ovvero ad una distanza di un paio di secondi per non risentire troppo delle turbolenze aerodinamiche e quindi ridurre al minimo il deterioramento dei pneumatici,  lasciarlo vincere in tutte le prossime gare e rimanere in scioltezza sul gradino più alto nella classifica piloti per il titolo mondiale. Una posizione la sua che è invidiabile ma non deve permettersi un abbassamento del livello di guardia, quello stesso livello che invece deve essere al massimo in casa Ferrari, dove Raikkonen acquisisce una importanza basilare per essere la spalla di Vettel, nel togliere punti al suo avversario diretto.

La cosa più importante è comunque e solo: tenere ancora aperta la rincorsa al titolo iridato, piloti ovviamente, mentre per quello costruttori non vi è partita.