Maranello: “Che la cena non ci risulti indigesta” ma che si possa andare a dormire sonni tranquilli con qualche sogno in più per il futuro. C’è un proverbio che dice: non c’è il due senza il tre. Visto che sommando gli inconvenienti relativi alla mancata affidabilità, a tre la Ferrari c’è già arrivata, nel lasso di tempo che intercorre tra le qualifiche e la gara, l’ansia per il livello d’affidabilità della SF70H, dovrebbe essere accantonata. D’altronde le Rosse hanno già dato, anzi avuto, con una Fortuna cieca ed una Sfiga che più mirata di così non avrebbe potuto essere. Per cui ,senza voler gufare nessuno, perché nessuno se lo merita quando si corre a 300km/h e non solo, ora se il cerino acceso passasse di mano non ci sarebbe troppo da ridire. Si Andre verso un riequilibrio delle situazioni.
Tutta la situazione contingente è avvolta dal massimo mistero. Quale motore sarà montato sulla Gina che ha un ampio range di disponibilità senza dover incorrere in penalizzazioni? E’ ovvio che i motori di classe 4 e 5 sono da preferire in quanto più potenti, ma anche quello di classe 3 non sarebbe così da discriminare. Lo si potrebbe usare nella giornata di venerdì e prima di entrare nel regime di parco chiuso che scatta all’inizio delle qualifiche. Questo per risparmiare chilometri agli altri motori che poi dovranno esser usati sino alla fine della stagione. Su questo argomento, da dubbio amletico, solo sussurri e grida, da v.le Enzo Ferrari 27, dopo la consegna del mega Tapiro. Non sono stati resi ufficiali i resoconti relativi alle ispezioni interne al motore che era montato sulla “Gina” e che di chilometri ne ha fatti veramente pochi. La ricerca effettuata era quella che avrebbe dovuto consentire di scoprire che non vi fossero residui di particelle di metallo o di ceramica all’interno del cilindro interessato e che potessero e possano minarne prestazioni ed affidabilità.
Anche per questa gara gli aerodinamici, ma non solo loro, hanno predisposto alcune interessanti soluzioni che fanno parte del programma iniziale di sviluppo della SF70H. Una tipologia di lavoro che sinora ha dimostrato di essere all’altezza degli obiettivi prefissati e di far migliorare le prestazioni complessive sia per quanto riguarda la qualifica ed ancor di più la gara.