Maranello: Parecchi anni or sono in Ferrari partì una “campagna” con la volontà di ridurre i costi relativi alle forniture di componenti provenienti da fornitori esterni. Un’operazione che andò ad interessare anche coloro che avevano a che fare con il Reparto Corse. Fu richiesta una riduzione dei costi nell’ordine del 10%, ferme restando le medesime garanzie di qualità. Non furono pochi i fornitori che fecero presente l’incompatibilità tra la richiesta di componenti affidabili, con l’aumento delle prestazioni, e la riduzione dei costi per la realizzazione degli stessi. Allora non esistevano ancora le limitazioni relative al numero dei motori e dei componenti correlati da utilizzare nell’arco di una stagione. Esistevano ancora motori e monoposto in versione qualifica, differenti da quelle da utilizzare per la gara.
Un fornitore straniero, che forniva un componente basilare per il motore, fece presente che per rientrate nel limite di spesa sarebbe stato imperativo ridurre i trattamenti finali di indurimento del materiale da 7 e 5 con un equivalente incremento del rischio che il livello d’affidabilità diminuisse a fronte dell’ incremento della prestazione richiesta. la trattativa, vista la peculiarità del fornitore e del componente espresso, fu lunga e laboriosa e portò ad un equilibrio nel confronto necessario.
Oggi le cose sono completamente differenti e l’affidabilità richiesta è ancora più “elevata” anche se proprio nelle ultime tre trasferte si è dimostrato che l’equilibrio in essere ha mostrato i propri limiti costando a Vettel l’acquisizione di un gap nei confronti di Hamilton che la logica delle cose vuole incolmabile, mentre per il titolo costruttori bisogna solo difendere la posizione, nulla di più.