Sergio Marchionne non si arrende e nell’intervista concessa a Class-Cnbc ha affermato che la partita mondiale non è finita.La squadra del Cavallino deve lottare fino a quando non ci sarà la condanna della matematica.Ovvero sino a quando non si saranno recuperati 15 punti su Hamilton a gara.
Molto probabile la sua presenza a Maranello nelle prossime ore.
“Non parlo di sfortuna perché non ci credo, sono cose che succedono a tutti, a noi specialmente in gara. La cosa importante è non perdere la fiducia che ci ha portato fin qui. Ricordiamoci che l’anno scorso nessuno avrebbe scommesso che la Ferrari si sarebbe trovata in queste condizioni”.
Marchionne è convinto che la SF70H sia una monoposto competitiva e non teme un ritorno della Red Bull…
(Che la SF70H sia una monoposto altamente prestazionale è apparso evidente. Manca però, tra le qualifiche e la gara, un elemento di base l’affidabilità, ovvero arrivare sotto lo sventolare della bandiera a scacchi. E’ per questo vi sono brutte sensazioni ndr)
“Senza fare l’arrogante credo che la Ferrari sia allo stesso livello, se non superiore, alla Mercedes oggi. Anche la Red Bull ha fatto passi avanti, ma non credo che vadano a impattare il posizionamento della Ferrari in gara”.
Quattro gare per fare la storia di un titolo piloti dopo 10 anni di digiuno
“La stagione non è persa, c’è ancora tempo per rifarsi. Ho una fiducia immensa che nelle prossime quattro gare riusciremo a colmare una gran parte del divario con la Mercedes. Con tutta la modestia che abbiamo in Ferrari, la macchina ha fatto dei passi avanti enormi”. Si è trattato di una sciocchezza tecnica che ha avuto un impatto su una macchina che costa milioni di euro”.
L’ultima citazione del Presidente Marchionne quando parla dell’impatto su una monoposto da milioni di euro, legata alla candela che ha lasciato Vettel con il cerino in mano. Dicono che costi solo 60€. Mi sembra poco visto che le candele al platino ad uno stradale ne costano tra i 25 ed i 30.