Modena: Il convegno che si è svolto questa mattina presso il Tecnopolo dell’Università d’Ingegneria, Enzo Ferrari, avendo come tema del dibattito “Electric R-evolution”non solo non ha dato delle risposte certe su quello che potrebbe essere il futuro dell’auto elettrica, ma ha lasciato qualche ulteriore dubbio.
D’altronde non poteva essere altrimenti quando nella giornata di martedì Sergio Marchionne aveva espresso delle perplessità circostanziate in occasione della consegna della sua Laura H.C. in Ingegneria parlando del futuro di un automobile completamente elettrica.
Il convegno di Modena è servito in particolate ad ufficializzare una bozza di programma per realizzare una Formula Student dedicata alle due ruote, alimentate ad elettricità.
Non si è toccato o quasi l’argomento inquinamento anche perché i dati sciorinati da Marchione che danno al 4% del totale la responsabilità del traffico automobilistico a fronte del globale di CO2 emessa in atmosfera, andava un pò a vanificare quelle che erano le intenzioni degli “ecologisti di settore” che continuano a pontificare e mettere sul banco degli imputati gli automobilisti.
Prima cosa da estrapolare è che, per ottenere lo stesso dato di kilowatt/ ora erogato in potenza da 1 kg. di carburante, sono necessari quantità decisamente superiori per quanto riguarda l’energia immagazzinata nelle batterie. Energia elettrica che è in vantaggio, a fronte dell’inquinamento per l’uso della benzina e del gasolio, solo se la stessa viene prodotta tramite l’utilizzo delle fonti rinnovabili, solare, eolica, idraulica. In caso contrario, con l’utilizzo di altre tipologie di combustibile, almeno sino a quando non verrà disponibile” la fissione a freddo”, il livello di inquinamento è decisamente superiore. Superiore anche senza ad andare a valutare e conteggiare quello che si innesca dalla produzione della estrazione di: Manganese, Cobalto, Nichel ed Alluminio che sono i composti di base dell’ultima tipologia di accumulatori d’energia e la loro costruzione.
Il sistema di ricerca che questi giovani studenti e neo laureati vogliono compiere, sperano di andare in pista a livello agonistico, entro il prossimo anno, è molto formativo dal punto di vista lavorativo in quanto vi sono delle scadenze fisse da rispettare per cui si acquisisce una forma mentale molto utile nel lavoro di progettazione complessivo nel settore dell’automotive.