Sepang: Max Verstappen si è fatto uno splendido regalo di compleanno per il suoi 20 anni, andando a vincere a mani basse il G.P. di Malesia, ultimo atto visto che non si correrà più su questo tracciato. Una vittoria facilitata dal ritiro di Raikkonen ancor prima di arrivare sullo schieramento di partenza e da un Hamilton remissivo che era convinto che Sebastian Vettel con 50 giri al ritmo di qualifica non potesse arrivare così avanti in classifica, correndo il rischio di salire sul podio se alla fine dopo essere arrivato a meno di 1/2 da Ricciardo, poi terzo, non avesse dovuto fare il ragioniere contenendo il suo distacco da Hamilton, in classifica iridata a 34 punti, ovvero la possibilità matematica piazzandosi sempre secondo alle spalle di Hamilton di recuperare 35 punti. Vettel, nella lotta con Ricciardo è stato contrastato nei doppiaggi che al pilota della Red Bull sono venuti sempre più facili. Ad ogni doppiaggio Vettel ha perso almeno 1/2 secondo, in particolare con quello di Alonso che lo ha ostacolato palesemente.. E’ il secondo errore strategico di Hamilton, dopo quello dell’Ungheria, quando restituendo la posizione a Bottas si è mangiato quei 3 punti che alla fine gli potrebbero costare caro, il titolo. La ciliegina sulla torta di questo G.P. non di Malesia, ma della Sfortuna per la Ferrari, è stato l’ appiedamento di Vettel nel giro di rientro quando è stato speronato e ha visto la sua sospensione posteriore sinistra divelta, con la gomma appoggiata tra cofano ed alettone, stile Villeneuve. Lui però si è dovuto fermare e chiedere un passaggio in Sauber mentre arrivavano a spron battuto le vetture della sicurezza Fia.
Ultima cosa: cosa ha di tanto segreto il volante della “Gina” che Vettel è tornato di gran carriera a recuperarlo prima di salire sulla Sauber?