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F1: Singapore la notte è il giorno, il giorno è la notte

Singapore: La notte è il giorno, il giorno è la notte. Questa è una delle caratteristiche di questo G.P. che si corre nella città Stato oltre al fatto che si tratta di circuito cittadino con gara in notturna. Stando alle voci ricorrenti è una tipologia di gara, quella in notturna, che piace molto dal punto di vista dell’immagine e del fatto che per l’ Europa tutto si disputa negli orari canonici, ore 15.00 le qualifiche e ore 14.oo la gara, a tutto favore del pubblico televisivo e gli attuali gestori di Liberty Media stanno incentivando questa opportunità anche se in effetti il tutto lo di potrebbe vedere solo dopo il 2021, alla scadenza degli attuali contratti in essere. Il 2021 sarà l’anno in cui la F1 cambierà decisamente pagina. Questa gara è caratterizzata da umidità e temperature levate e sopra tutto, come accennavamo,  la notte è il giorno ed il giorno è la notte.

Le ultime “retrovie” delle squadre, rappresentate dai vertici delle stesse: team manager, ingegneri, piloti sono in partenza in queste ore ed hanno un obbligo tassativo. non spostare le lancette dell’orologio. Nessun adeguamento al jet lag. Quando si arriva, con un fuso orario compreso di ora legale di 7 ore di differenza in avanti, si deve continuare a vivere come se si fosse in Europa. Non si va a letto anche se è notte inoltrata, si pranza e si cena ad orari locali assurdi per la somma “gioia” dei cuochi degli alberghi.

Questa tipologia di ritmo di vita farà si che all’alba o quasi vi saranno piloti che si aggirano nel paddock in attesa di andare a dormire e meccanici che concludono il lavoro di controllo e messa a punto delle rispettive monoposto. Sembrano i bei tempi andati, della F1 gitana, in cui i piloti erano abituati a fare le notti brave (senza rinunciare certo a fumi, alcol e donne). Franco Gozzi raccontava di avere passato alcune notti a fare la “guardia” nel corridoio davanti alla porta della stanza di un pilota Ferrari in lotta per il mondiale. Almeno alla notte del sabato sera, per evitare il via vai, nella sua camera, delle fans che non avevano certo casti desideri. Si accorse poi che le stesse entravano dalla finestra del balcone e da quel momento fece sempre assegnare, al pilota stesso, una stanza senza balcone.