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F1: E’ perlomeno caleidoscopica alle spalle della debacle Ferrari a Monza.

Mentre tutti sono concentrati nel definire l’amletico dilemma tra la competitività acquisita dalla Mercedes e quella persa dalla Ferrari, dopo i fatti di Monza, la F1 si sta presentando come un caleidoscopio walzer di situazioni che riguardano squadre, motori e piloti. A muovere le acque la situazione Mc Laren- Honda-Alonso e nello stesso tempo la volontà di Liberty Media, che ha la nuova gestione della F1, di non fare uscire definitivamente i giapponesi dalla F1 per non perdere sulle loro prospettive programmatiche relative a quello che si immaginano di concretizzare per il futuro. In pratica bisogna cercare di tirare avanti la baracca, comunque con incrementi sostanziali in essere, sino alla scadenza dell’attuale versione del patto de la Concorde anno 2020. A quella data sono praticamente stati rinnovati tutte le tipologie contrattuali in essere. Contratti piloti, contratti di sponsorizzazione……. Il tutto in attesa dell’arrivo di altri motoristi interessati in funzione delle definizioni tecniche che si dovrebbero concretizzare a breve proprio per dare le basi ed i tempi giusti a favore di nuovi ingressi. Il più gettonato ed interessato sarebbe quello della Porsche che abbandonato il Campionato Mondiale Costruttori Endurance ed ha fatto sapere, dai vertici finanziari della società, che è proprio la F1 ad interessare per il futuro, Formula E a parte un pò per tutti.  Per il prossimo anno si dovrebbe assistere ad un passaggio di consegne dei motori Renault alla Mc Laren ferma restando una fornitura economica e tecnica garantita alla Toro Rosso che oggi ha in motori francesi come la Red Bull che ha il controllo economico del team di Faenza. Quello che al momento vige in F1 è il detto: dare moneta vedere cammello. Un cammello per Red Bull è Carlos Sainz mentre per Toro Rosso, che lo andrebbe a liberare, sarebbe la fornitura gratuita dei motori con un pacchetto di milioni di yen-dollari che andrebbe ad equivalere ad un progressivo disimpegno economico della red Bull in quanto alcuni degli obiettivi che facevano parte del pacchetto complessivo non sono stati raggiunti.