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F1: Monza chi è il gatto e chi il topo tra Mercedes e Ferrari

Monza: Chi è il gatto e chi è il topo?  Questo è il dilemma  dell’Amleto della F1 al termine della prima giornata di prove del G.P. d’Italia a Monza. Bisognerebbe poter avere i tempi ideali di ogni singolo pilota (mercedes e Ferrari), per capire come è la situazione tecnica assoluta  in vista della gara, più che delle qualifiche che dovrebbero essere disturbate della pioggia.

Si parla solo di Mercedes e Ferrari visto che gli altri sembrano solo in grado di fare numero. Bottas davanti ad Hamilton che è risultato troppo aggressivo con la propria monoposto quando le temperature si sono velocemente alzate nel pomeriggio ed ha lamentato, sia pur piccoli, problemi di surriscaldamento freni e pneumatici, posteriori alla ricerca dell’assetto necessario in certe condizioni.

Sebastian Vettel sta mettendo il sale sulla coda ad Hamilton che lo precede di pochi millesimi. Il tutto ad 1/10 da Bottas. Una “Gina“,  velocissima con soluzioni aerodinamiche dell’ala posteriore che sembrano contenere la resistenza all’avanzamento compensando lo stesso tipo di  carico  necessario nelle varianti e curve. Quel carico che su questo tracciato la W08 ottiene grazie ad un passo più lungo e quindi dal corpo vettura.
Se Vettel è veramente una spina nel fianco dell’accoppiata anglo tedesca, Raikkonen non ha ancora trovato feeling e preparazione necessari ed il suo “svantaggio” a fronte di Sebastian è di 3/10. I tecnici della Ferrari e lo stesso pilota si sentono tranquilli di dove andare ad intervenire, fermo restando che in qualifica è assodato che i due andranno ad aiutarsi a vicenda in un “programma” calcolato delle scie.
Sia Mercedes che Ferrari sembra si trovino bene nell’aggredire i cordoli senza subire cedimenti strutturali o distacchi troppo evidenti dei filetti fluidi nella parte inferiore della scocca. Cosa che invece non corrisponde in Haas dove la sospensione posteriore sinistra di Magnussen ha ceduto.
Le prime “star” hanno scavato un solco con tutte le altre comprimarie: la Red Bull  si deve accontentare di essere la terza “potenza” in gioco ma deve guardarsi le spalle da avversarie aggressive, molto aggressive.

In particolare le due McLaren  due McLaren dove Vandoorne ha staccato il 7° tempo  davanti ad Alonso ed hanno messo alle loro spalle le due Force India i cui piloti sembrano aver “sottoscritto” una momentanea pace armata.

 

In Toro Rosso si sono notati segnali di fumo brutta premonizione.