Spa Francorchamps. Il circuito di Spa è quello che di sicuro ha il maggior numero di estimatori sia tra i piloti sia tra i tecnici. Un circuito complesso e per certi aspetti enigmatico per il suoi 7004 metri di lunghezza. Figurarsi come sarebbe stato se fosse rimasto della lunghezza originaria di oltre 14.000 metri. Oltre ad essere il circuito più lungo di tutto il campionato è anche quello che è caratterizzato dalla maggiore variabilità visto che la foresta delle Ardenne è un punto climatico molto alternativo. E dire che una volta il G.P. del Belgio venne annullato per ragioni di sicurezza, un caldo anomalo 36 gradi ariaed oltre 50 sull’asfalto portava alla disgregazione dello stesso sotto le forti pressioni generate dai pneumatici che vi trasferivano gli oltre 1000 cv di potenza dei motori turbo.
La vastità dell’aerea fa si che a volte piova in alcune parti e in altre no. Poi vi sono gli andamenti altimetrici. Dall’apice dei 470 metri di Les Combes proprio quando il tracciato prende la “scorciatoia” staccandosi da quello originale, ai 377 dopo la lunghissima curva di Pouhon, in pratica due curve a sinistra con traiettoria unificata in cui le gomme di destra, anteriore in particolare sono molto sollecitate ed anche con una temperatura del battistrada inferiore a fronte di quelle di sinistra che sino a quel punto sono le più sollecitate in appoggio. L”altro cambio altimetrico più noto è la compressione dell’Eau Rouge dove si passa dai 391 metri d’altezza all’inizio della variante ai 415 alla sua fine a velocità di quasi 300 km/h in 240 metri di lunghezza
In tutte queste condizioni bisogna trovare il giusto set-up per garantire la deportanza in curva senza eccedere con la resistenza aerodinamica. La Mercedes w08 è qui la più avvantaggiata per il suo passo lungo. I tecnici della Ferrari hanno cercato di ovviare a questa “carenza” passo più corto, realizzando un nuovo e sofisticato profilo estrattore
Unico vero vantaggio di Spa, ecco la sua “completezza” è quello dato dalle varie opportunità di sorpasso e quindi ciò apre una forbice più ampia che altrove per impostare le strategie nell’utilizzo delle varie gradazioni di gomme, quest’anno tra le più “soffici” della gamma. Saranno infatti disponibili le Ultrasoft, scelte in maggioranza come fornitura di base da quasi tutte le squadre.
Per quanto citato sinora su questo tracciato è difficile riuscire ad impostare una strategia che si possa definire ottimale. E’ d’obbligo, pertanto, l’essere flessibili e aperti alla possibilità di pioggia, all’ingresso della safety car o addirittura alla bandiera rossa, tenendo ben presente che sbagliare di qualche secondo una decisione, richiamare una monoposto ai box, può costare di perdere parecchi secondi per effettuare un giro completo.