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Spa Francorchamps: Walter Villa e Claudio Lusuardi hanno il record di velocità alla esse Stavelot dove passavano tra due spigoli di case a 290 e 198 km/h con la 250 e la 50 cc.

Spa: Ci sono due piloti modenesi, motociclisti, che hanno a suo tempo stabilito due record di velocità che si possono definire stratosferici e da “incoscienti” sul circuito di Spa Francorchamps, dove domenica si corre la F.1. Questo record, che ormai risale a quasi 40 anni or sono, fa parte del mito di questo tracciato  quello lungo oltre 14 km, tutto stradale che oggi non viene più utilizzato per motivi di sicurezza e per le troppe spese necessarie per renderlo conforme ai parametri più moderni. Prima di  Les Combes vi è una deviazione a destra per un raccordo realizzato ad hoc e con delle caratteristiche tecniche molto forti, che lo ha accorciato ad una lunghezza di poco oltre 7 chilometri che gli fa detenere comunque  lo scettro del tracciato più lungo del Mondiale. Allora, sul 14 km, dopo aver raggiunto Brunenville, partendo dalla curva de La Source (tornante strettissimo da ammucchiata perenne dopo le la partenza è stata anticipata in quella zona per la difficoltà di tenere ferme le monoposto nella ripida discesa che porta alla Eau Rouge) inizia una  discesa verso  Malmedy e Stavelot discesa ripida e lunga 5 km. Prima della grande curva di Stavelot dove si iniziava a salire verso Blanchimont vi è una esse i cui bordi pista sono rappresentati dagli spigoli di due case. E’ uno dei punti, allora, cruciale per fare il tempo sul giro. Walter Villa  li vi  ha stabilito la velocità massima di 290 km/h, da vero brivido come ci ricorda l’altro recordman Claudio Lusuardi. Lusuardi è stato di quasi 90km/h più lento ma ha pur sempre sfiorato i 200 all’ora  in sella alla 50cc da lui stesso costruita, per l’esattezza 198,01. In quel tratto del tracciato, quasi ad ogni incrocio vi è un ricordo tangibile di quella tremenda battaglia nella foresta delle Ardenne che, causa le condizioni del clima spesso avverse come sono in zona dove  non sono rare le brinate matutine a fine agosto, ha corso il rischio di vedere debellate le truppe americane. Per ricordare ciò carri armati, cannoni, cingolati e mezzi da trasporto sono il museo a cielo aperto perfettamente conservato.