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F1: Forse un passo indietro sulle limitazioni al consumo massimo dell’olio motore. Se contribuisce ad incrementare l’efficenza nella combustione non è più un olio ma lo si deve catalogare come un fluido

Maranello: Non lo si può definire olio motore ma fluido, se favorisce la combustione in camera di scoppio. Prima che entrasse in vigore l’ impasse dell’attività sportiva all’interno dei rispettivi reparti corse per le ferie estive imposte dalla FIA per le squadre di F1, i singoli produttori di motori hanno fatto presente che le limitazioni nel consumo di olio ogni 100km, che avrebbero dovuto entrare in vigore alla ripresa delle ostilità in pista,  non solo avrebbero richiesto radicali e costose modifiche ai motori, ma ne avrebbero minato fortemente il livello di affidabilità. Questo anche se si fosse deciso di limitarne le prestazioni assolute. La “protesta” unanime sembra avere ottenuto una sospensiva nell’applicazione della norma con un posticipo di applicazione procrastinato al prossimo anno. Dall’1,21 lt. per 100/km., in essere come precedente limite, si era deciso di passare ad un drastico dimezzamento a 0,6 lt per la stessa distanza. Decisione poi mediata ad un 0.9 di transizione a partire della ripresa del campionato, in particolare da Monza. Sempre per le riluttanze dei motoristi Ferrari Honda Mercedes Renault. nel G.P. d’Ungheria gli stessi hanno fatto presente che  le realtà emerse ai banchi prova motore, che sono stati portati al massimo dell’attività in questa direzione, con i dati alla mano decisamente negativi per il fattore affidabilità, hanno fatto la voce grossa all’unanimità. ne sarebbe scaturito, da ufficializzare da parte della Fia, che per il proseguo della stagione non vi sarebbe stata nessuna modifica allo status quo ma che il tutto, ma senza progressione a scalare sarebbe stato introdotto a partire dalla prossimo G.P. d’Australia, limite a 0,6. Questa decisione è legata alle voci, non solo apparenti ma abbastanza concrete, che nell’attuale composizione chimica dell’olio motore vi fossero componenti chimici interdetti alla formulazione delle benzine ed in grado di far incrementare le prestazioni, in particolare quelle istantanee, iniettando percentuali d’olio nella camera di combustione per arricchire la propagazione di fiamma e potenza erogata in fase di combustione. Per evitare il tutto basterebbe che la Fia, come avvenuto per le benzine, formulasse la definizione dei componenti presenti nell’olio motore aventi come destinazione la sola lubrificazione delle possibili parti in attrito. Oggi, come ci ha fatto notare un ingegnere di settore, con molta esperienza nel settore dei motori, se l’olio motore può avere funzione secondarie differenti se immesso nella camera di scoppio non è più, per definizione propria un olio nella su concessione si base, ma lo si deve definire  un fluido.