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FERRARI F1

Ferrari Vettel i contratti scadono il 31 dicembre, Ora siamo impegnati in pista, vedremo in estate cosa fare

Il primo obiettivo che si prefigge Sebastian Vettel è quello di individuare la finestra di utilizzazione del pneumatici. Poi definire dove e come usare la “cavalleria” disponibile: Nei tratti veloci o in quelli misti. L’attuale leader del mondiale piloti  non sembra credere molto ad un consistente  salto in avanti sul fronte tecnico da parte della Mercedes. Almeno, per lui  non è il motivo principale che ha portato alla vittoria Lewis Hamilton nel Gran Premio del Canada. A fronte la Ferrari e Vettel in particolare non ha avuto una corsa ideale. una gara  molto diversa da quella delle Mercedes, senza i presupposti per un confronto diretto.

La pista di Baku  può consentire alla Ferrari di tornare a lottare al vertice?
“Credo che già nella seconda parte della gara di Montreal abbiamo mostrato di poter lottare per il vertice. Abbiamo avuto una partenza problematica, in cui mi sono ritrovato con l’ala anteriore danneggiata e il conseguente pit-stop per la sostituzione. Ma da quel momento abbiamo avuto un buon ritmo. Baku è un tracciato molto particolare, e qui lo scorso anno siamo andati bene riuscendo a concludere la corsa al secondo posto. Abbiamo faticato un po’ il venerdì, ma sabato ci siamo messi a posto capendo molte cose”.

Parlando poi del contratto ha accennato:
“Non esiste una scadenza. Normalmente un contratto… inizia il primo gennaio e si esaurisce il 31 dicembre, quindi la scadenza di quello in corso è probabilmente il 31 dicembre. Non ho una risposta da darvi, siamo in una fase molto impegnativa della stagione, ci aspettano molte gare in un breve lasso di tempo, in estate ci saranno le condizioni migliori per pensarci”.

Vettel si sente fiducioso delle curve che sono per lo più a bassa velocità. fattore che non aiuta a tenere gli pneumatici caldi, quindi sarà ancora più cruciale che altrove riuscire a mantenere le gomme nella giusta finestra per farle lavorare correttamente.

“Dal punto di vista della guida quella di Baku è una pista abbastanza impegnativa, anche se siamo in un circuito cittadino non ci sono tanti riferimenti, e molti tratti sembrano uguali. Credo che tornare qui dodici mesi dopo sia un po’ più semplice, abbiamo ancora una buona memoria dell’edizione 2016, ed anche nel preparare la corsa al simulatore il feedback è stato buono”.