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FERRARI F1

Ferrari: Strani silenzi da Maranello

Maranello: All’indomani del G.P. del Canada è sceso uno strano silenzio, quello ufficiale quasi di prammatica, ma anche quello ufficioso, le gole profonde, su quanto successo  il come quando e perché in casa Ges. Forse i tempi stretti per la revisione delle monoposto e per la soluzione relativa ai problemi riscontrati , hanno richiesto una concentrazione  che non fosse distratta da altre situazioni, polemiche ed insinuazioni. Alcune piccole cose quasi di routine si sarebbero potute far trapelare per andare a guadagnarsi spazio sui giornali e televisioni. Oggi infatti sono molto lontani i tempi in cui la Ferrari ed il nome Ferrari  erano presenti sulla stampa italiana qualcosa come 320-330 giorni all’anno. Anni in cui la presenza della Fiat, per termine di paragone, era al di sotto dei 200 giorni di citazione. E’ la F1 che non piace ai nuovi padroni che invece vorrebbero creare un rapporto completamente differente anche ricorrendo ai social media che però sono abbastanza pericolosi in quanto le notizie che vi appaiono non è che sempre siano  il massimo della limpidezza. Ma tornino in casa Ferrari La “Gina” è stata attenzionata un pò più del solito perché ha dovuto sopportare alcune sollecitazioni che non  sono tra quelle per cui è stata progettata, omologata e costruita. Lo stesso Vattel già nel giro d’allineamento aveva percepito un qualcosa che non lo soddisfaceva appieno nella parte inferiore della sua monoposto. Il “guardone” è’ andato a curiosare sotto la “gonna” della Gina. Poi in gara, quello che è successo non è un mistero. Partenza non felicissima, contatto con Verstappen ecc. ecc. La doppietta della Mercedes è risultata essere una doccia fredda anche se le prestazioni di Vettel hanno confermato che la simbiosi “Vettel-Gina” è al massimo livello e senza il contatto subito, l’errore nella strategia del pit stop, l’attuale leader della classifica iridata sarebbe stato almeno da podio, sfiorato. A Baku i tecnici della Ferrari dovranno proseguire nei loro programmi di sviluppo prestazione, anche in funzione delle stranezze con cui questi tracciato è stato definito in particolare per quel lungo rettilinea sul lungomare cui fanno fa contraltare le strette e contorte viuzze della parte vecchia della città. Parte spettacolare del tracciato, dal punto di vista “coreografico”, meno dal punto di vista agonistico. Qui non solo bisogna puntare alla pole ma bisogna avere la certezza che le opportunità di scattare dalla piazzola dello schieramento si concretizzino allo spegnimento dei semafori rossi senza perdere posizioni. Dopo la splendida prestazione di Monaco, Raikkonen sembra essersi “spento” sia pure lo stesso abbia lamentato problemi sul finire della corsa. Bisogna accendergli di nuovo la fiducia in quella affidabilità totale della SF70H che sembrano essere alla base delle sue prestazioni, dal punto di vista psicologico. Ancora poche gare e poi anche in Ferrari dovrebbero definire la squadra del prossimo anno. I rumors parlano di una certa stabilità a fronte delle attuali composizioni dei compagni di squadra in molti team. Questo anche se qualche pilota mostra una certa insofferenza ed altri stanno dimostrando sporadiche capacità ad alto livello.