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Sicurezza Stradale: almeno il 90% dei ciclisti non è in regola

Almeno il 90% dei ciclisti che sono presenti sulla strada utilizzano mezzi, le biciclette, che per un motivo o per un altro non sono in regola con quanto è previsto dal codice della strada e che vedete riprodotto in foto. Non parliamo poi dell’uso indiscriminato del telefonino, per cui il manubrio viene tenuto da una mano e braccio solo, di solito il sinistro. Biciclette da corsa e mountain bike sono due esempi lampanti della irregolarità a fronte di quanto prescritto dal codice. Se di giorno il loro utilizzo può essere “tollerato” non appena l’illuminazione naturale del sole viene a mancare le stesse dovrebbero essere lasciate inutilizzate. Quando poi le biciclette dovessero essere allestite come da foto, i fanali in particolare non vengono utilizzati, di sera, perché pedalare con la dinamo inserita, per prendere energia dalla ruota e far funzionale fanale anteriore e luce posteriore, diventa molto più faticoso e pertanto le stesse non vengono utilizzate. Peggio ancora quando ci troviamo con le biciclette dotate di pedalata assistita che hanno energia elettrica a “volontà” ma gli utenti non utilizzano lo stesso le luci in notturna e viaggiano a velocità molto sostenuta e spesso senza avere la capacità, nei riflessi del guidatore, di frenare in tempi utili. Altro tema che preoccupa è la mancanza dei freni o un loro consumo a livello tale (quando anche non sono rotti  i cavi che li collegano alle leve presenti sul  manubrio) che in pratica risultano essere inefficienti e non è raro vedere, specialmente gli extracomunitari, frenare con i piedi. Altro tema da trattare è quello relativo al trasporto delle buste della spesa, infilando le stesse nel manubrio, o su un cestino anteriore  dove spesso vengono messe le borse, grande attrattiva per gli scippatori. La presenza di questi pesi peggiora di molto la sensibilità dello sterzo e l’opportunità di evitare un eventuale ostacolo, di svoltare correttamente senza sbandare o anche cadere. Tutto questo all’estero, in particolare nei paesi che vengono presi a paragone dai politici, gli amministratori e quant’altro in nome dell’ecologia, è oggetto di accurata attenzione da parte dei controllori del traffico, che non hanno remore o timori a sanzionare i ciclisti come avviene con tutti gli altri utenti della strada, in Italia spesso in modo repressivo e per fare cassa.