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F1: Canada delle mie brame chi sarà la più veloce dl reame?

Montreal. La F1 sbarca per il primo degli appuntamenti di oltre Oceano, Tutte le squadre sono partite con l’ultimo manipolo uomini piloti compresi per raggiungere il materiale tecnico che invece è stato trasferito nella scorso fine settimana. Il circuito intitolato alla memoria di Gilles Villeneuve sull’isola Notre Dame di Montreal, isola artificiale realizzata con il terreno degli scavi per la metropolitana, ha delle caratteristiche completamente differenti a fronte di quello di Montecarlo. Qui, in Canada, le monoposto dovranno sfruttare al massimo la loro potenza per dei tratti di tracciato che sono molto veloci e dove l’effetto scia si fa molto sentire. Il tutto seguito da alcune staccate con parecchi G di decelerazione in pochissimi metri. Bisogna quindi sfruttare le velocità massime, quindi avere poco carico aerodinamico da imputarsi a spoiler ed alettoni. La maggior parte del carico invece dovrà essere esercitato dalla scocca e dalle pance. Questo per non dover “dissipare” troppa potenza in funzione della resistenza esercitata dalla monoposto all’ avanzamento. Asfalto liscio, poco abrasivo e pertanto sarà decisiva la fase di preparazione per capire quale tipologia di pneumatici è meglio usare anche se è ovvio che buona parte sarà riservata alle ultrasoft scelte in maggior numero di set di dotazione al parte de Mercedes e Ferrari. Un G.P. che ha un “isteresi” climatica a 360°. Si va dal caldo torrido sino alle piogge torrenziali, veri uragani o bombe d’acqua come si dice da noi. Ecco pertanto che le strategie di gara devono essere scelte, ad ampio raggio di sfruttamento delle gomme, anche in funzione degli ingressi della Safety Car per gli incidenti che sono un “cardine” di questo tracciato che è stato comunque, quest’anno, modificato arretrando le barriere di contenimento. In particolare il muro dei campioni, all’ingresso del rettifilo dei box, dove tutti, chi più chi meno, hanno lasciato almeno un impronta del proprio pneumatico posteriore destro. Le monoposto sono tornate alla configurazione “standard” ovvero non hanno sospensioni ed altri particolari in versione Monaco. E’ un’appuntamento da cui ci si attende parecchio. Due attese su tutte la: “Gina” in fuga nel mondiale con Vettel, la W08 di Hamilton in recupero di punti iridati. Potrebbe essere la gara in cui si decidono anche le sorte nella composizione delle squadre per il prossimo anno in particolare in casa Ferrari con Vettel e Raikkonen in rinnovo contratto. Una soluzione in tal senso potrebbe essere utile per dare tranquillità e stabilità alla squadra in un momento oltremodo delicato, con una SF70H in grado di garantire ai piloti competitività. Serenità anche all’interno della squadra a Maranello dove la concentrazione deve essere al massimo, senza se e senza ma.