Categorie
Senza categoria

Hamilton ha giocato come il gatto con il topo grazie al motore “evoluzione” più potente di 15-20 cv e grazie alle migliori strategie?

E’ durata 45-46- giri l’illusione di poter sommare altri 25 punti nella classifica del campionato piloti ed altrettanti in quello costruttori da parte di Sebastian Vettel e della Ferrari. Poi ad un certo punto Lewis Hamilton ha letteralmente sverniciato, sul rettifilo principale al oltre 335 km.h,  Sebastian Vettel che era in testa ed è andato a vincere il G.P. di Spagna. Da quel momento, dopo un timido tentativo di contrastare la situazione per riandare a riprendersi la vittoria, la situazione si è consolidata con Vettel che aveva delle gomme meno performanti, le medium ed anche con un motore da risparmiare. Tranquillo che alle sue spalle vi fosse il vuoto assoluto, con Ricciardo distante anni luci, il pilota della Ferrari ha badato solo a portare a casa i punti necessari per essere ancora in testa alla classifica piloti, sia pure con soli 6 punti nei confronti di Hamilton. Le strategie differenti e la virtual safety car hanno giocato a favore della Stella a Tre Punte anche grazie al fatto che sia Vettel, sia Bottas avevano dovuto ricoprirsi, per i programmi relativi al prossimo futuro e relativi alla rotazione motori, utilizzando le versioni 01 a fronte della 02 che hanno mostrato qualche limite in affidabilità, sia pure con una potenza superiore. La Mercedes oggi ha preso il largo nella classifica costruttori visto che entrambe le rispettive seconde guide non hanno tagliato il traguardo. Raikkonen ci ha rimesso  il tirante sterzo della sospensione anteriore sinistra, coinvolto in un parapiglia all’inizio gara mentre cercava di inseguire Vettel che ha fatto una partenza da maestro e si è involato in testa dopo un confronto diretto con Hamilton. Bottas lo ha toccato alla prima curva e lo ha proiettato, con effetto domino contro Verstappen che aveva “emulato” la partenza di Vettel, girando al largo. Il confronto in partenza tra Hamilton e Vettel   si è ripetuto alla prima curva al rientro in pista di Vettel dopo l’ultimo cambio gomme. Confronto decisamente duro, ma leale, con Hamilton che non ha certo fatto la veronica, convinto della propria superiorità di motore e gomme. D’altronde c’era in ballo la leadership e Vettel ha sfruttato le gomme nuove per cercare di “scappare”. Gomme che poi non lo hanno assistito più di tanto. Bottas invece ha resistito al terzo posto rivoluzionando le strategie sino a quando un cedimento meccanico zona motore lo ha fermato inesorabilmente. Da citare il risultato della Force India, la squadra che sembra “viva” con un budget economico risicato, che ha portato Perez ed Ocon a sommare punti importanti per il campionato costruttori appena fuori dalla zona podio. Il G.P. di Spagna ha evidenziato che il lavoro effettuato dai tecnici della Mercedes è complessivamente molto valido sia pure con alcune incertezze per quanto riguarda l’affidabilità complessiva. Su questo tema deve lavorare anche la Ferrari che ha dovuto sfruttare la versione del primo motore di quest’anno che aveva pensato di lasciare in soffitta per il G.P. di Monaco dove la potenza massima non è un problema, per la “Gina” e lo si è visto a fine gara. Ora questo motore ha qualche centinaio di chilometri in più sulle spalle. Sulla Ferrari si sono poi dovute “irrigidire” i pannelli aerodinamici presenti a lato della parte anteriore delle fiancate aggiungendo dei profili che li fissassero direttamente alla carrozzeria. In velocità sembra si mettessero a vibrare creando degli scompensi ai flussi aerodinamici con l’innesco di turbolenze dirette sul posteriore della SF70H.