Sebastian Vettel si è fatto soffiare la seconda vittoria consecutiva della stagione per una partenza che è risultata”rinunciataria” a fronte di quella di Valtteri Bottas che è così andato a dominare il G.P. di Russia dal pronti via sino allo sventolare della bandiera a scacchi. Vettel ha marcato troppo il suo lato destro e Bottas ha saputo sfruttarne la scia per sorpassarlo a mani basse. Entrambi i piloti hanno effettuato poi una gara superlativa. Vettel, che ha faticato nella prima parte della gara fronte di Bottas che ha fulminato tutti gli inseguitori. recrimina nei confronti di Massa che nel giro finale non ha ceduto il passo “velocemente” all’alfiere della Ferrari che gli ha mostrato il dito medio ben alzato al cielo. Anche senza questo episodio Vettel di certo avrebbe ridotto il suo ritardo rispetto ai 6/10 effettivi, ma il fatto che avrebbe potuto superare Bottas non era poi così scontato perché il finlandese era, dopo 81 gp disputati, in gara si. Con il risultato, per certi aspetto amaro visto che la Ferrari aveva dominato il fine settimana, Vettel ha ulteriormente incrementato il vantaggio nella classifica piloti nei confronti di Hamilton che è stato l’ombra di se stesso e mai e poi mai è stato in lotta per la zona podio.La Mercedes con la vittoria della sua “seconda” guida, sino alla gara precedente, si trova ora in testa alla classifica costruttori con un vantaggio di 1 punto sulla Ferrari. Raikkonen che avrebbe dovuto, nella strategia di squadra, fare da “tappo” veloce allo squadrone Mercedes in particolare per il punteggio costruttori, è risalito in zona podio confermando che ora la sua SF70H è al punto giusto di messa a punto, come ha richiesto, per consentirgli di spingere al livello dei migliori. Questa gara ha confermato, qualora ve ne fosse bisogno, che la monoposto di Maranello consente degli utilizzi dei pneumatici a livello così “minimo” di usura che i tecnici si trovano ad avere un enorme caleidoscopio di strategie da mettere in campo. Senza esagerare, forse, si potrebbe andare a guardare di forzare questa situazione in modo da rendere la monoposto anche più aggressiva dal punto di vista delle prestazione. Con il risultato di oggi si chiude la quadratura del cerchio, mancavano le prestazioni di Raikkonen. Il G.P. di Russia ha evidenziato la vulnerabilità di Hamilton, quando lo stesso viene messo sotto pressione ed i tecnici non riescono ad esaudire i suoi desideri su quello che vuole essere il comportamento del posteriore della sia W08. Oltre agli uomini Ferrari ora deve cominciare a guardarsi anche dal compagno di squadra che deve essere così scaltro da impostare le proprie strategie di qualifica e di gara in modo da non dover essere troppo vicino, sopravanzandolo, da vedersi costretto a fare il cavalier servente, in caso di necessità. Per ora a suo svantaggio i punti nel campionato piloti che lo tengono, comunque, al sicuro da Raikkonen. Simpatico il modo militaresco con cui i piloti sul podio hanno trattenuto il magnum di champagne stando ben attenti a non agitarlo sino a quando Vladimir Putin non è stato messo al sicuro dalla sua scorta.
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