Il governo con la solita emotività del momento si dedica a sfornare un decreto legge che andrà a colpire in modo pesante chi viene sorpreso a fare un uso improprio del telefonino mentre guida. Se da un punto di vista ciò può essere giusto, abbiamo la sensazione, certa, che in questo momento questa sia la situazione che emenda tutte le coscienze di coloro che sono coinvolti a vario titolo nella circolazione, in particolare per quanto riguarda una ricerca accurata e concreta di quelle che sono le cause che innescano l’incidente e le sue, spesso tragiche, conseguenze. Facile dare la colpa ad “telefonino” invece di andare a cercare sulle condizioni psicofisiche del colpevole ancor più se questo è deceduto, in quali condizioni stava viaggiando il veicolo, quali erano le condizioni, spesso pietose delle strade. Sospensione patente, la penna da comminare. Sarebbe più logico e controllabile il sequestro del mezzo che dovrebbe essere depositato, con relativo costo a carico, in un apposito parcheggio, all’uopo delegato. Una sospensione delal patente cosa è, chi la controlla? Vista la tipologia dei controlli, se vado a mente l’ ultima volta che sono stato fermato per un controllo è stato nella scorsa estate ma erano almeno un paio d’anni o forse molti che ciò non era successo, si può cercare di rischiare di guidare in caso di necessità, specialmente se nello stipulare il contratto d’assicurazione si è fatta sottoscrivere la mancata rivalsa sul danno arrecato. Parallelamente non viene dato corso ad una ricerca sistematica, con appositi e semplicissimi programmi telematici, degli oltre 4 milioni di mezzi che circolano sulle nostre strade privi di copertura assicurativa. Una situazione che anche senza dare la colpa all’ uso del telefonino ed in caso di incidente, innesca una situazione che ha le stesse e più gravi conseguenze: mancato risarcimento per le vittime o un iter che lascia ben poche speranze. Parallelamente corre voce che le macchine straniere, che circolano in Italia e vengano trovate prive di copertura assicurative, non vengano sottoposte alle stesse sanzioni che sono corrisposte per le vetture immatricolate in Italia. La revisione del codice della strada poi non prevede una cosa “banalissima” ed introdotta da qualche anno per tutti gli ordini professionali: l’aggiornamento periodico seguendo gli appositi corsi d’aggiornamento. Questa legge prevede una frequenza con periodicità annua. Cosa quasi impensabile per la patente ma si dovrebbe applicare la stessa nel momento del rinnovo quinquennale prima e triennale poi. Questo non sarebbe il toccasana, la bacchetta magica, ma di certo un sia pur piccolo contributo ad un incremento del concetto di responsabilità nella guida.
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