Sebastian Vettel è la vera differenza che esiste tra le prestazioni della Ferrari e quelle della Mercedes. Il pilota tedesco, depurato il distacco di fine gara della penalità che Hamilton si è andato a cercare ostacolando Ricciardo durante il pit stop multiplo con Bottas, avrebbe comunque vinto questa gara portando a 3 le vittorie personali su questo circuito e doppiando il successo d’Australia. Un successo che sta dando un’ energia, quasi impensabile alla F1 perché alle loro spalle c’è poco sia in casa Mercedes con Bottas ed ancor di più in casa Ferrari con Raikkonen.Se da Maranello si fanno azzardi in qualifica pensando alla gara, è necessario fare ulteriori azzardi per portare il finlandese in zona podio.In questa gara non ha potuto portare a 9, un record, le volte in cui è salito sul podio. Da subito ha patito l’aggressività degli avversari a partire da quel Massa che lui aiuto nel 2008 inutilmente alla conquista del titolo iridato. Ottimo il gioco di squadra a favore di Vettel che comunque lo avrebbe passato, non allo stesso modo garibaldino con cui Hamilton ha superato Bottas nel suo rush finale, ma comunque in assoluta superiorità. Vettel ha dimostrato anche una forza d’animo che gli era già stata d’auito quando vinse il mondiale ai danni di Alonso, con la stessa caratteristica: concentrazione sulla guida poche parole, solo quelle assolutamente necessarie con i box. Tra 15 giorni si corre in Russia e non c’è il due senza il tre. Nei prossimi giorno frattanto su questo stesso tracciato due giorni di lavoro in pista per lo sviluppo di monoposto e gomme. Altra tappa importante per andare ad analizzare nuove strategie tecniche mentre la Ferrari porterà in pista Antonio Giovinazzi per fargli dimenticare le amarezze del G.p. di Cina e nello stesso tempo per prepararlo ad essere il “collaudatore” del venerdì mattina per la Hass. Una cosa da tenere presente. Le due SF70H non erano identiche. Tra quella di Vettel e quella di Raikkonen sono apparse scelte aerodinamiche “consistenti” segno evidente che da Maranello sono arrivate indicazioni per raccogliere quante informazioni possibili per avere le indicazioni necessarie sul come sviluppare la monoposto del futuro senza scartare una prima impostazione del progetto per il prossimo anno. In tutta questa giusta euforia che si è concretizzata in una corale esecuzione dell’ inno Italiano si attendono con “ansia” le risultanze dell’analisi cui è sottoposto il motore di Raikkonen che ha mostrato scarsa affidabilità nella giornata di venerdì. Si deve definire il problema per delineare i contorni delle cause.
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