Sebastian ha avuto parole di elogio per la “Gina”, al secolo la monoposto Ferrari SF70H che utilizza all’inizio della stagione. La monoposto non è solo veloce sul ritmo in gara ma anche competitiva nel giro secco di qualifica. Il potenziale della SF70H è tutto da scoprire ed anche lui ammette che non ha ancora avuto il “coraggio” di richiede il massimo, in particolare nella curva che immette nel rettifilo dei box. E’ qui che suppone di aver perso la pole e di aver pagato quei quasi 2/10 che lo hanno relegato a partire alle spalle di Hamilton con 8 metri da recuperare allo spegnersi dei semafori rossi. Per la gara c’è poi un’incertezza, equivalente per tutti i piloti, e pertanto anche lui non si è voluto sbilanciare a riguardo della gara. Nessuno sa, con una buona percentuale di certezza, in che condizioni si presenterà la pista. Le previsioni meteo prevedono pioggia e dunque tutto il lavoro effettuato sugli assetti delle monoposto per allestirle potrebbe essere stato molto fine a se stesso e da rifare..
“Vedremo domani come andrà la gara. Penso che le condizioni saranno molto differenti da quelle avute oggi. Vediamo cosa succederà domani, è prematuro parlarne ora. In particolare se piove”.
Si registra la seconda prima fila consecutiva, dopo quella ottenuta in Australia per l’inizio del campionato, su un tracciato completamente differente. Risultato significativo dal punto di vista tecnico e delle evoluzioni che si possono fare per il futuro.
“Solo alla fine della gara potremmo giudicare quanto sia stata importante la prima fila conseguita oggi. E’ stata una gran bella sessione, mi sono divertito molto. Se fossi stato più veloce mi sarei divertito ancora di più, ovvio. Sono comunque molto contento del giro che ho fatto”.
Dalla gioia alla “autocritica”
“Magari ho perso qualcosa nell’ultima curva, forse sono stato un po’ cordardo frenando un po’ troppo presto, però sono arrivato molto vicino a Valtteri. E’ stato comunque un buon lavoro perché sono riuscito a issarmi in prima fila”.