Modena: Un indagine iniziata 10 anni orsono, le ispezioni conoscitive effettuate al cimitero di San Cataldo dai malviventi nel 2015 e nel 2016, ma la notizia è stata data ufficialmente solo ieri. All’indomani del primo successo della Ferrari in questa stagione e dopo un lunghissimo digiuno in F1. Ovvero il tutto nel momento mediatico più frizzante per parlare di un encomiabile operazione delle forze dell’ordine cui va il plauso di sempre, che altrimenti sarebbe stata “archiviata” come tante altre operazioni contro la criminalità organizzata, sia pure con 34 persone sottoposte a restrizioni giudiziarie. La famiglia Ferrari era stata avvertita. In ragione di ciò non pensate che il signor Piero avesse provveduto a far incrementare il sistema di sicurezza dell’Edicola dove sono riposte le salme della famiglia, collegando la stessa con il sistema di controllo che coinvolge tutto il “sistema” Ferrari, dalle fabbriche, alla pista di Fiorano ed all’abitazione di p.le Garibaldi? Non pensate che le forze dell’ordine, venute a conoscenza di questa malandrina opportunità, non avessero provveduto, nel riserbo più assoluto, dotare quella parte del cimitero Monumentale di Modena di una sistema di intercettazione ambientale analogo a quello che vediamo utilizzati per il controllo dei territori quando si cercano Messina Denaro & co e di cui a posteriori vengono diffuse le immagini?
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