Modena: E’ passato poco più di un anno da quando il 52 enne Luca Cadalora si è trasformato in un “agente segreto” per conto di Valentino Rossi. I risultati devono essere stati soddisfacenti visto che i due hanno deciso di continuare a fare “comunella” per una proficua collaborazione nella Moto GP anche quest’anno. Ecco pertanto che per l’ex campione del mondo modenese si è reiventata un’attività che lo vede impegnato a tempo pieno. Il suo compito è quello di andare nei punti più critici di ogni tracciato per fornire, dall’esterno, informazioni sul comportamento del “dottore” e dei suoi avversari. Una attività già svolta da tempo anche da Randy Mamola, uno degli avversari di Cadalora quando correva nella classe regina. Di segreto cadalora ha ben poco se si escludono i consigli ed i report che riporta puntuale ai box. Per il resto lo si identifica ad occhi chiusi o quasi. Sul suo berretto svetta la scritta”COACH”. Un passi molto importante perché lo porta in prima linea nel cerchio magico del pilota di Tavullia. I risultati sono stati giudicati molto positivi non solo sul lato professionale ma anche dal lato umano, per stessa ammissione del Dottore. L’impegno di Cadalora è sia un onere sia un onore ed il tutto lo sta svolgendo con la stessa professionalità con cui si è sempre presentato in pista quando era un professionista in prima linea. Per lui è come essere di nuovo parte integrante dell’azione. Esprime opinioni importanti che vengono ascoltate attentamente da Rossi. Le stesse entrano a far parte delle note da sintetizzare, per estrapolare la decisione finale sulla messa a punto della moto ma anche sul come comportarsi in ogni punto del tracciato nel confronto con quello che fa la concorrenza.