Maranello: Dopo i 2.178 km. percorsi nella prima sessione di prove effettuata sul circuito di Barcellona, il sogno recondito dei tecnici della Ferrari è quello di arrivare, al termine di questa doppia ed unica sessione di sviluppo della monoposto per la stagione 2017 ed almeno prima del debutto di fine marzo in Australia nel mondiale, a superare agevolmente i 4.500 km. puntando alla soglia dei 5.000. Distanze importanti, in particolare, per definire il livello di affidabilità ed affaticamento di tutti i componenti della nuova monoposto, primo esemplare assemblato. Il tutto prima di dare corso definitivo al montaggio dei due esemplari, ex-novo, con cui iniziare la disfida . a km. zero Al suo rientro a Maranello, nella prossima settimana la monoposto verrà ridotta ai minimi termini ed ogni componente verrà accuratamente analizzato per intuire quale è il suo reale livello di affaticamento a fronte di quanto previsto in fase di progetto. Se vi fosse un qualcosa che si discostasse dell’ 1-2% dai parametri previsti, scatterebbe una sorta di “allarme” per capire se si fosse trattato di una casualità o se il progetto del componente interessato dovesse essere rivisitato. La scocca, per esempio, sarà sottoposta a tutta una serie di analisi riservata ai materiali “sintetici” per vedere confermata la sua compattezza originale. Ancor prima verrebbero verificate se flessione e torsione sono rimaste ai valori previsti. Stessa tipologia di lavoro andrà a coinvolgere motore cambio e trasmissione con lo smontaggio accurato di tutte le migliaia di singoli pezzi che li compongono. Il tutto dopo aver sottoposto al banco prova il motore per un test comparativo sulle sue prestazioni, in un confronto diretto con le risultanze che erano state rilevate prima di montarlo in “vettura”. Vettel è risultato uno stacanovista della presenza in pista con 267 giri percorsi mentre Raikkonen si è “fermato” a soli 201 giri. Il finlandese ha effettuato una sessione “pioggia” durata tutta la mattinata del 4° giorno in cui la continuità nella serie di giri da effettuare è stata interrotta dalla necessità di ripristinare la quantità minima di acqua sull’asfalto, su un livello standard molto elevato, tale da far comprendere al meglio il comportamento dei pneumatici full wet a piloti e tecnici.
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