Modena: Sempre più di frequente si parla di incidenti, che coinvolgono pedoni, ciclisti, ma non solo di cui è difficile capire l’origine della causa anche se le tracce presenti sull’asfalto sono sempre molto veritiere. Fra le tante cose che parlano abbastanza chiaro vi sono le posizioni delle auto o delle persone coinvolte. Come sono posizionati i frammenti e pezzi che si staccano nell’impatto. Se si ha la possibilità, ovvero non si è feriti, è bene, grazie alla diffusione degli attuali smartphone che sono in grado di scattare ottime foto, effettuare subito delle foto, dopo aver chiamato i soccorsi se necessari, prima che la scena del “crimine” venga inquinata. Nelle inquadrature inserire i soggetti coinvolti ed anche i punti di riferimento presenti sulla strada (segnaletica, piante ed altro). La cosa migliore è però quella di dotarsi di una microcamera che si accende e si spegne in sincronia con il motore e posizionarla sul parabrezza anteriore senza che ostacoli la visuale e nello stesso tempo abbia la più ampia inquadratura possibile sull’anteriore. Oggi sul mercato vi sono telecamere per tutte le tasche ed ovviamente anche di un ampio raggio di qualità e che registrino anche il sonoro. Ottimale sarebbe poterla collocare al centro della vettura in modo che venga inquadrato anche il cruscotto per registrare, in particolare, la velocità all’attimo dell’impatto. Questa posizione riduce il livello di sicurezza passiva interna dell’abitacolo in quanto la telecamera, nell’impatto, può staccarsi dal proprio supporto. La presenza della telecamera richiede una certa attenzione. In pratica bisogna scaricare la scheda di registrazione con una certa periodicità, teoricamente dopo ogni spostamento in cui non si è verificato nulla che deva essere archiviato sul computer.
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