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FERRARI F1

Ferrari Ges: se il giorno fosse di 48 ore non sarebbe male in attesa del debutto della 668 project 2017 attesa in pista a Fiorano venerdì 24

Maranello: Si lavora senza sosta, compresi i festivi, come oggi, al reparto corse della Ferrari a Maranello. Si deve definire la versione “base” del progetto 668, la monoposto da utilizzare nel mondiale di F1 che parte alla fine di marzo in Australia. Venerdì 24 debutto in pista a Fiorano per i suoi primi 100 km in una versione che di sicuro sarà differente a fronte di quella destinata al debutto.  Parallelamente al completamento della prima monoposto del 2017, in Ferrari ges si stanno allestendo le modifiche da spedire a Barcellona già nei prossimi giorni  per capire quale è la strada migliore da intraprendere per il riscatto, a fronte della passata stagione,  molto deludente. Il progetto 668 è partito con un leggero ritardo in quanto in Ferrari hanno continuato a lavorare sulla monoposto dello scorso anno alla ricerca di quella vittoria che non è arrivata. Un ritardo che sembra si sia potuto recuperare in quanto il caleidoscopio delle scelte possibili sia veramente interessante. Viste le tante novità tecniche previste dal regolamento non ci si è voluti precludere delle strade alternative messe a confronto al simulatore. Venerdì, giornata in cui mai e poi mai Enzo Ferrari avrebbe fatto muovere i primi passi ad una sua monoposto in pista, e presumibilmente con Sebastian Vettel, se si sarà ripreso completamente dai postumi dell’incidente della scorsa settimana, si dovrà studiare un programma operativo che consenta di sfruttare al meglio i 100 km. consentiti sui 2936 metri della pista di Fiorano. Da definire, accuratamente, per poter fare il maggior numero di giri completi ad alta velocità, vi è la percorrenza dei giri di out ed in ai box. Qui entrano in essere i percorsi di raccordo, quelli utilizzati dai mezzi di soccorso in caso di incidente, che consentono di trasformare in corto il giro di lancio e cortissimo quello di rientro. Non ci si può permettere di commettere un errore visto che di sicuro vi saranno osservatori “avversari” a controllare questo lavoro su una pista che fin dal suo nascere fu odiata ed osteggiata dalle squadre inglesi.