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Intercettata una “number Station” che forse trasmette dall’Appennino modenese. E’ spionaggio industriale sulle tecnologie dell’automobile?

Maranello:  Era il gennaio del 2013 quando tra gli appassionati di ascolto nell’etere, corresse voce che fosse stata “ascoltata” quella che nel loro gergo viene indicata con “number station”. Stazione radio che trasmette una serie di numeri nulla più. Le prime intercettazioni  risalivano al mese di ottobre dell’anno precedente e la zona  da cui sembrava avere origine la stessa era stata individuata nelle colline sovrastanti Maranello.  La notizia, successivamente si era persa nell’oblio e proprio a 4 anni di distanza ecco che la stessa sembra sia diventata di nuovo d’interesse tra gli appassionai di settore ma con una differente locazione, medio- alto Appennino. Visto quello con cui si indica con questa specifica di stazioni rasmittenti, viene subito lecito pensare che si possa trattare di qualcosa inerente alla trasmissione di dati inerenti lo spionaggio industriale. Approfondendo, vista la tipologia del territorio, industria ceramica ed industria automobilistica, è facile far correre, come allora,  la memoria al caso di spionaggio che vide coinvolta la Ferrari alcuni anni orsono. Spionaggio a livello di riccottari maldestri. E dire che allora il tutto sembra sia stato smascherato per delle fotocopie fatte realizzare nella cartoleria oltre la strada. In Inghilterra. E’ difficile pensare che altre tecnologie industriali presenti sul territorio possano essere così interessanti da richiedere- consigliare  l’ utilizzo di metodi di trasmissione molto diffusi nel mondo dello spionaggio e dei servizi segreti. Nel tempo passato la stazione più seguita era E10. Con questa sigla  era contraddistingueva la “number station”  del Mossad, il servizio segreto Israeliano.  A messaggi decisamente indecifrabili ne faceva pervenire altri meno “segreti”. Da tempo il servizio segreto israeliano ha gettato tutti nel “panico” perché ha ulteriormente perfezionato i propri sistemi di comunicazione. Ancora più “idecifrabili”.  A suo tempo altre sigle erano: E3, l’emittente dell’  Mi6, G06, ex Stasi dei servizi segreti della Germania, S6 ed S21 dei Russi. La “number station” trasmette una serie di numeri, sull’ampia frequenza delle onde corte, ed ha la prerogativa di poter spostare, con facilità,  la fonte d’ emissione e garantisce l’assoluta riservatezza  di chi è il vero ed unico destinatario del messaggio in codice. Senza che lo stesso possa essere assolutamente individuato.

Oltre alla locazione, non si capisce se nel frattempo la stazione sia la stessa, sono cambiati i suoni sinterizzati e le cadenze della successione numerica.   Nell’epoca delle tecnologie più avanzate, come possibilità di comunicazione su internet e con la telefonia mobile,  sembra strano fare ricorso a questa tipologia divulgativa che è datata nel tempo e che tutti possono ricevere, se hanno a disposizione una radio che capta le onde corte. In caso di “bicon” sino anche dall’altra parte del mondo. Il lato interessante è che il tutto non lascia traccia una volta finita la trasmissione e non smaschera il destinatario. La voce sinterizzata invia una serie di numeri che non dicono assolutamente  niente, quasi impossibili da decifrare se non si è in possesso di un’ apposita “one time pad” che consente di decifrare il concetto ed il contenuto del messaggio. Tra queste “one time Pad” le più diffuse hanno come origine il cifrario più “indecifrabile” ed utilizzato, il  codice Vernam, a suo volta personalizzato al bisogno di ogni singolol.