Da poco ho rinnovato, con successo, la patente di guida AB che era in scadenza. Patente che ho notato aver conseguito esattamente 50 anni or sono, anche come mese. Mi ricordo di averla conseguita senza spendere una lira perché a quell’epoca era stato indetto un concorso relativo alla conoscenza del codice della strada, che vinsi. Era una collaborazione tra le amministrazioni locali e le autoscuole di Modena proprio con l’intento di ampliare il concetto di Sicurezza Stradale.
Rispetto alle modalità di allora, per conseguire la patente, è stato introdotto l’obbligo di superare positivamente l’esame di teoria prima di poter ottenere il rilascio del Foglio Rosa che abilità ad effettuare la parte pratica, la guida su strada. Cosa oltremodo positiva. L’iter burocratico si è concluso con la visita medica che ha sancito l’idoneità fisica e psichica nel poter proseguire a condurre l’auto. Arma che può essere letale, per se e per gli altri. Ma…… a nessuno, in quanto d’altronde non previsto dalla legge conosciuta come TU Codice della Strada, questo è un errore madornale, è venuto in mente di chiedermi qualcosa sulla stesura più recente delle regole che compongono l’attuale edizione di questa legge. Va bene che in 50 anni e con oltre 5 milioni di chilometri sulle spalle si dovrebbe aver conseguita una consapevolezza comportamentale che dovrebbe portare a mettere in primo piano la Sicurezza Stradale a 360°, prevedendo e prevenendo, quando possibile, quello che potrebbero compiere di errato gli altri. Ma anche questa opportunità ha dei limiti dettati, in particolare, dalla velocità della “controparte” su cui non si riesce ad intervenire. Visto che esistono dei “bignamini” che vengono utilizzati per studiare la parte teorica e che gli stessi costano attorno ai 10 euro, non sarebbe stato e non sarebbe male che si facesse fare un ripasso sugli stessi. Nell’attimo in cui ci si reca allo sportello, per instaurare la pratica e nella successiva fase finale dell’iter, sarebbe opportuno che fosse richiesto il significato di una paio di segnali. Da un annetto circa giro con una piccola telecamera che si accende e si spegne in parallelo al motore e non sto a descrivere quante sono le cose, da rabbrividire che succedono e registro. In ragione di ciò mi sento di affermare che il numero degli incidenti registrati è un “nulla” o quasi a fronte di quello che sinora ho archiviato. Archivio da cui mancano gli eccessi di velocità, che la telecamera non è in grado di rilevare, per il resto c’è da mettersi le mani nei capelli e sperare che l’angelo custode sia sempre presente, anche per quelle che sono le condizioni della segnaletica sia quella verticale sia quella orizzontale.