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Pirotecnico il dopo mondiale di F1 di quest’anno

Definirli pirotecnici questi ultimi giorni che hanno seguito la conclusione del campionato mondiale di F1 di quest’anno è il meno che si possa dire.

Il campione del Mondo Niko Rosberg ha annunciato il suo ritiro dalla F1, dopo aver saputo gestire al meglio  le “trappole” che Lewis Hamilton gli ha teso nell’ultima gara, per cercare con un colpo di reni e di “malizia” di conservare  lo scettro iridato. Se avesse saputo che Rosberg, vinto il titolo, avrebbe annunciato il suo ritiro non avrebbe certo messo in pratica  tutti questi macchiavellismi e non avrebbe detto quella frase, rivolta al team che lo incitava ad accelerare, che non è piacciuta a nessuno, tanto meno in Mercedes. La notizia data da Rosberg  ha messo in subbuglio tutto il “circus” lasciando perplessi ed esterefatti gli stessi vertici della Mercedes. Il volante lasciato libero da Rosberg è di certo il più appetibile, stante la situazione tecnica attuale. Rimangono le incognite di come i tecnici della Mercedes sapranno gestire le innovazioni  previste per la prossima stagione. Se tanto ci da tanto, la situazione  di vantaggio dovrebbe rimanere ancora tale anche se con qualche riduzione dei vantaggi in essere. Una valutazione tecnica al “buio” che non ha impedito al telefono di  Toto Wolff, il manager della Mercedes AMG che dirige con Niki Lauda il programma di F1 per la casa della stella a tre punte, di diventare incandescente. Stando alle sue dichiarazioni  solo un paio di piloti non si sarebbero “accollati” l’onere della telefonata per sondare la situazione e per offrirsi, armi e bagagli. Unici a non lasciarsi indurre in questa tentazione sarebbero stati, secondo il manager tedesco Raikkonen e Kvyat. Ora la concretezza delle situazioni sembra essersi ristretta ad Alonso, Bottas e Wehrlein. Alonso con Halmiton di scintille ne hanno già fatte sin troppe quando erano compagni di squadra, mentre Bottas sembra essere blindato dalla Williams già orfana di Felipe Massa. L’opzione Wehrlein sembra essere la più logica, la meno costosa, quella che darebbe un significato concreto dalla filiera Mercedes, per l’allevamento di giovani piloti. Uber halles: il tedesco è il pilota che ha percorso il maggior numero di chilometri con la monoposto Mercedes durante i test di sviluppo delle gomme larghe che saranno utilizzate il prossimo anno. Situazione che pertanto lo dovrebbe favorire dal punto di vista del supporto tecnico che potrebbe dare alla squadra per mettere a punto l a nuova monoposto, a partire dal lavoro in essere al simulatore. Come se il fuoco d’artificio, rappresentato dal ritiro di Rosberg non bastasse a movimentare il dopo campionato , in tempi più recenti un’altra situazione pirotecnica si è manifestata sempre in casa Mercedes. Patty Lowe, che ha seguito dal timone di comando la gestione  della squadra sino all’ultima gara, anche al muretto dei box, non ha trovato l’accordo economico per proseguire il rapporto di collaborazione con il contratto in scadenza. Una trattativa che è durata per parecchi mesi ma che non avrebbe trovato, al momento, un punto di convergenza. Calma e tranquillità, non fatevi dei voli pindarici: Lowe non sembra assolutamente interessato a “sbarcare” a Maranello e dintorni. Il clima di Maranello non sembra avere troppi proseliti oltre Manica, anche per i numerosi precedenti. Il mancato accordo economico nella trattativa con Toto Wolff sembra essere legato ad un’ottima offerta economica che gli sarebbe arrivata da un team inglese e che in Mercedes non hanno pensato di rilanciare. Si vocifera che questa offerta sia partita dalla Williams che ricordiamo avere già una fornitura di motori Mercedes identici a quelli che hanno spinto le monoposto di Hamilton e Rosberg. Da sempre, quando si parla di un trasferimento di un top engineer, esiste un periodo di tempo il cui lo stesso non può lavorare nella nuova squadra. Qui il contratto è in scadenza e non è stato rinnovato dalla squadra, ragion per cui questo periodo “sabbatico” non potrebbe essere d’obbligo rispettarlo. Ed ora, cosa ci si deve aspettare d’altro visto che alla vigilia del campionato di è assistito alla definitiva estromissione del Rod Dennis dalla gestione Mc Laren. Di tutto e di più.